Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora

Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora
La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta
Distruggere l’uomo è difficile, quasi quanto crearlo: non è stato agevole, non è stato breve, ma ci siete riusciti, tedeschi
Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell’aria
Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto.
La vera arte della memoria è l’attenzione
Il progresso, lungi dal consentire il cambiamento, dipende dalla capacità di ricordare… Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo
Perdere il passato significa perdere il futuro
Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?
La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo..
È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo
Tutti abbiamo bisogno della memoria. Tiene il lupo dell’insignificanza fuori dalla porta
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare
Il futuro in ogni istante preme il presente perché sia una memoria
Guardare indietro è un po’ come rinnovare i propri occhi, risanarli. Renderli più adeguati alla loro funzione primaria, guardare avanti
La memoria ci presenta non ciò che scegliamo, ma ciò che le piace. Anzi, non c’è nulla che ci imprima così vivamente qualcosa nella memoria come il desiderio di dimenticarla
La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: E l’uomo dov’era?
La nostra voce, e quella dei nostri figli, devono servire a non dimenticare e a non accettare con indifferenza e rassegnazione, le rinnovate stragi di innocenti. Bisogna sollevare quel manto di indifferenza che copre il dolore dei martiri! Il mio impegno, in questo senso, è un dovere verso i miei genitori, mio nonno, e tutti i miei zii. È un dovere verso i milioni di ebrei ‘passati per il camino’, gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna, i Testimoni di Geova, gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia, è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo.
Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria
La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni